martedì 21 giugno 2022

ENZO MARI, il più grande della giungla. Pensierini visuali dedicati ai grandi maestri delle arti, del pensiero e della vita.


Tributo "ENZO MARI WE MISS YOU"  | collage.
 




 Animazione "Siate umani".
("ENZO WE MISS YOU.")

Sì Mari è il gorilla dell'arte, degli oggetti per tutti, il più grande di tutti, il più grande della giungla.

     
Ho creato questo minuscolabrevissimo pensierino perchè io vedo Enzo così. Serio e rigoroso fumatore di toscani, sguardo fiero - a tratti malinconico - e un po folle..ma di chi la sa lunga, di chi l'ha fatta grossa.
I testi dell'animazione sono estrapolati da l'intervista fatta da Egle Santolini nel 2013 per "La Stampa" che trovate qui. 
Il collage è l'unione di un ritratto fotografico e il suo gorilla. ( ci tengo a precisare che gli occhi del gorilla sono gli occhi di Enzo..per chi non avesse notato:)
 
    Era il 2010. Quanto Mari è entrato nella stanza la stanza è diventata minuscola. C'era solo lui nel suo loden e le sue imprecazioni...poco velate. 
L'ho visto ed ascoltato dal visto un unica volta ad una lezione di design presso, non ricordo l'associazione, era tipo in P.ta Genova.
Ora non c'è più e avidamente cerco di ricordare quell'oretta passata con il gigante tra il saggio e l'iracondo.
Proprio questa visione impressa nella memoria mi fatto fare 1+1= il Gorilla della "Serie della Natura” è decisamente il suo autoritratto.
 
 
con affetto Eloise, And other little things studio

"Il progettista non può non avere una sua ideologia del mondo. Se non ce l’ha, è un imbecille che dà solo forma alle idee altrui." (Enzo Mari, 1997)

"Mari non è un designer, se non ci fossero i suoi oggetti mi importerebbe poco. Mari invece è la coscienza di tutti noi, è la coscienza dei designers, questo importa"

A. Mendini, Domus 607, 1980

Da sempre mi sono trovato coinvolto per caso all’interno di una poetica — come l’arte programmata — perché ero in un momento di mia formazione: chiedevo alla scuola d’informarmi, cercavo qualcuno che mi aiutasse; e nella carenza che constatavo, precostituii una piccola grammatica individuale. Subito dopo, mi proposi di spiegare anche agli altri, come a me stesso, la magia dei meccanismi dell’arte, della tensione artistica. Invecchiando, ho capito come sia quasi impossibile svelarli agli altri davvero.

Enzo Mari, Domus 694, 1988

 

Io sono un artista e lavoro come un artista, proprio per questo, perché so che cosa è l’arte, non sopporto gli oggetti sculture perché sono soltanto il frutto delle arti applicate... L’artista è colui che dà forma a un valore collettivo, in cui tutti si riconoscono.

Enzo Mari. Domus 791, 1997

 

Stefano Boeri - Presidente della Triennale di Milano dal 2018. 

"Enzo Mari è una Costellazione.

Nel corso del tempo ha realizzato una varietà di opere straordinarie – in carta, legno, vetro, ceramica, ferro, acciaio – che, muovendosi senza obblighi tra arte, design, architettura e grafica, oggi abitano collezioni, musei, spazi domestici diffusi in tutto il pianeta.

La profondità del suo lavoro, il suo scavo nella so- stanza del mondo, sono un contrappunto all’ironia e allo sdegno verso quella superficiale mediocrità che Mari ha letto – con qualche rarissima eccezione, tra cui quella di Ettore Sottsass, così lontano eppure così vicino nell’etica del lavoro – nelle sfere della progettazione e della critica.

Non stupisce dunque che in una sua recente intervi- sta (Enzo Mari: i miei archivi per Milano, riportata a pp. 68-69) Mari abbia dichiarato la ferma volontà di donare l’intera collezione delle sue opere alla città di Milano, a condizione che per quarant’anni nessuno possa avere accesso al suo Archivio. Questo perché, secondo le sue più ottimistiche ipotesi, solo tra qua- rant’anni una nuova generazione, “non degradata come quella odierna”, potrà farne un uso consapevole e riprendere così in mano il significato profondo delle cose."

#andotherlittlethingsstudio #eloisemorandi

 intervista completa qui


 

 

 

 



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